Quel che suggerisce il cuore


Qui mi propongo, - quale pretesa!-,
di indagare sul nostro destino:
chi siamo, da dove, e dove andiamo?
Esprimerò quel che suggerisce il cuore,
quel cuore troppo poco ascoltato,
eppure vibrante di speranza
reclama perdute assonanze

venerdì 27 settembre 2019

L’ambizione che va 
al di là dell’esistenza
 è lo scopo fondamentale 
del nostro essere.”




Stamani mi è capitato di leggere un articolo  su Charles Peguy giornalista e scrittore che già all'inizio del '900 andava evidenziando l"incalzare di
  una crescente scristianizzazione e ne elenca le motivazioni 
Ma a me le motivazioni da lui elencate non convincono
Secondo me la scristianizzazione ora molto più evidente rispetto a un secolo fa,  è dovuta essenzialmente alla mancanza di relazione dell'uomo con il sentimento dell'eternità
Ovverosia,   se l'uomo occidentale si è venduto l'anima prima ancora di verificarne il valore , a che ogni religione?

E come possiamo desiderare di incontrare Cristo
 Come possiamo voler conoscerlo se prima non conosciamo noi stessi, le nostre esigenze più intime e incalzanti?
Se  non abbiamo fatto esperienza della nostra interiorità, delle sue esigenze più intime e coinvolgenti , rimaniamo chiusi in un territorio limitato e asfittico, che ci preclude ogni moto più in là dei nostri miseri bisogni corporali

Per questo non  possiamo né intendere, tantomeno sperimentare la presenza vitale  di Cristo  operante nella nostra vita
 Esperienza essenziale per ogni Cristiano
Ma appena ci ritroviamo nel  corpo- dolore , non per il fatto che siamo nel dolore,  ma perché il dolore ci unisce alla nostra essenza più intima...
 scopriamo che abbiamo qualcosa d'altro a cui far riferimento
 che non è solo la nostra esperienza esteriore 
 E nell'indigenza che ci accorgiamo di aver anche un'anima
Quando il corpo e sazio non intende che altre simili sazietà

Nel momento in cui l'uomo dimentica di avere di un'anima gli sembra di essersi come liberato da essa
 cioè da tutti quei lacci che secondo lui lo vincolano e gli impediscono di vivere il presente felicemente
Cosìcche l 'uomo ha creduto bene abdicare il concetto reale di anima per una forma di psiche momentanea e caduca 
 Finché il presente è leggero la presenza dell'anima è sostituita dalla leggerezza della vita 
Ma questa leggerezza di vita  non può essere duratura, essendo la realtà una realtà grave 
E   non potrà mai consentire una continua o continuativa leggerezza, a meno che  ci si mantenga  continuamente sorretti dai altri 
Ma se non si trova qualcuno che per i più svariati motivi accetti il nostro carico
 il presente mostra in certi frangenti anche la sua pesantezza

Allora non sai a chi  rivolgerti 
E sei costretto a fare i conti con la tua esistenza e con l'anima che la permea
 E  ne riconosci il valore e la volontà di esistere al di là di questa esistenza
conosci la sua forza la sua energia e la sua validità nel tenerti in vita
E scopri che l'anima non è un optional non è mera funzione psicologica
 E allora è inevitabile il ricorso a un Dio, che voglia sorreggerla e rafforzare 
È l'anima che sente l'esigenza di fare esperienza di Dio
E dopo che essa si è rapportata con  Lui anche tutta la persona ne avverte il reale fondamento
E per noi e per tutti coloro che ne hanno conosciuto la meravigliosa Misericordia, quale miglior Dio del Dio, Padre di Cristo , ci potremmo augurare per dedicargli la nostra  preghiera?

giovedì 26 settembre 2019

IL modernismo : una deriva da recuperare


Risultati immagini per l'uomo sulla nebbia




Ho l'impressione, e spero che la mia non sia solo un'impressione ..., che la lunga marcia della modernità , in auge nel  secolo scorso e protrattasi fino ai nostri giorni, stia per segnare il passo...
Ormai i malefici effetti che stanno distorcendo il nostro presente sono  qui  davanti a noi  chiari nella loro insidiosa provocazione 
 Definiti e ben distinguibili 
Solo chi non vuole non vede
Spero che i tanti errori e i fraintenmenti  possano, al più presto , essere un monito della storia anche per quei  tanti Cristiani risucchiati nel vortice greve  della deteriore modernità
E ritrovare così in Cristo nostro Salvatore il centro disperso dei nostri pensieri
 la tentazione di credere in un mondo nuovo senza Cristo oggi è troppo grande per molti
Tante  le sollecitazioni che  non riusciamo  a considerare nella loro giusta misura, 
ma con buona disposizione e 
voglia di capire,i seguaci di Cristo 
potranno sempre meglio  definire ,nei  contorni e nei contenuti, le  aberrazioni prodotte da questa deriva

 Questa la grave sentenza di adesso...
 siamo caduti in balia della deriva 
un pensiero modernista,
 fraudolento e ingannatore
Che , illudendo e lusingano, spinge sempre più in là l'uomo ,
 al di là di sé stesso, della sua vera natura
  Nonostante il suo risvolto apparentemente bonario  il modernismo   incomincia a evidenziare i nefandi risvolti della sua pervasivitâ,  per troppo tempo sorvolati

 Troppi Cristiani , di fronte alle nuove proposte della modernità,  si sono trovati in grave imbarazzo , e hanno sentito come un  dovere verso sé stessi ,fare chiarezza,  ma come?
Come regolarsi per non pedissequamente seguire una  tradizione standardizzata ?
E,  visto il continuo incalzare di esigenze e interpretazioni contrastanti con la  dottrina , come riscoscoprire nuove ragioni per accreditarla?
Per noi Cristiani un po' più acculturati e aggiornati di una volta, si è fatta pressante l'esigenza  di trovare ragioni convincenti ,  che rivalitino  la nostra tradizione per una Fede sentita e partecipata 
Troppo spesso è successo che, di fronte alle provocazioni di un pensiero modernista sempre più aggressivo e disgregante, siamo rimasti interdetti..
Ma oggi le posizioni vanno  radicalizzandosi, evidenziando la sostanziale negatività di gran parte della cultura moderna
Di fatto oggi che succede ?
Ci stiamo accorgendo che siamo andati molto più in là di una critica costruttiva
E ci rendiamo conto di star' camminando verso l'accettazione altrettanto supina di una confusa ma invadente teorizzazione modernista
Caratterizzata dalla supremazia della mente dell'uomo, che può e sa sempre cavarsela!!!
Oggi vediamo affermarsi l'idea , 
 di un uomo non più alla ricerca di soluzioni e rimedi
 Ma di un uomo tanto assorbito dalle proprie opinioni , da credere di poter acriticamente proporre la propria come la Soluzione...
Un uomo che pretende di poter offrire   comunque utilita e benessere senza dover chiedere lume a nessun altro, tantomeno la illuminazione di un  Essere superiore: cosa avrebbe ancora da dire... 

" La terra è in via di distruzione Ma l'uomo non ha in mano la soluzione"
È questa pretesa dell'uomo moderno di ritenersi capace , di poter trovare tutte le soluzioni utili attraverso un processo di mera autodeterminazione, è questo non sentirsi più parte di un progetto superiore a sé , che lo trascende e ne regola comunque l'esistenza e l'agire, che stride grandemente con l'antica saggia ragionevolezza umana e Cristina
E mette in guardia innanzitutto noi Cristiani
..
 In effetti andiamo constatando che   tutto questa pretesa di autoreferenzialità porta l'uomo fuoristrada, verso un percorso di  autocompiacimento e falsa  autosufficienza
 E non ha niente a che vedere col Cristianesimo. .
 Questo dovrebbe far capire che così gestendo la vita , la società, non si va da nessuna parte
 Se non a cozzare contro il muro che essi stessi, i fautori e utilizzatori del modernismo, stanno   erigendo
Teniamone conto , la chiesa non può farsi condizionare  dal dilagare di un pensiero ormai sulla strada di sconfessare se stesso
 e che, proprio per questo motivo,  diventa tanto più aggressivo , tanto più mistificante, quanto più lo si induce a scontrarsi con la propria realtà deficitaria 
Come conferma   la sentenza della corte costituzionale  di ieri , che pur di sostenere una moderna tendenza ha abiurato al suo precipuo ruolo di salvaguardia del principio  Costituzionale che privilegia la Vita 
Perché farci turbare dai suonatori di morte noi cantori di  Vita?
E comunque ogni Cristiano sa che sarà sempre messo alla prova dalla tentazione di un mondo che vuole affermare se stesso
nella falsità di una visione del momento da assolutizzare
mentre noi siamo chiamati a lottare per l'affermazione di una 
prospettiva    d'eterna   risona

giovedì 24 gennaio 2019



A volte capita di scoprire qualcosa
di noi che ci dà fastidiob
che non avremmo mai voluto svelare
nemmeno a noi stessi
A volte qualcuno ci dice di non aver paura
che si tratta di fare i conti con noi stessi
con le nostre vere inclinazioni...
Ma se ci accorgiamo che stiamo imboccando
Un piano inclinato e quel piano
Scivola dove il cuore e l'anima temono di perdersi...
quella non è una paura da sperimentare!...
È una paura che ci invita a risalire
piuttosto che intraprendere
una apparente facile discesa...

lunedì 25 settembre 2017

La vita non dura un solo giorno

Siamo tutti in cerca di una buona parola, un'immagine una spiegazione
 che dia senso alla nostra giornata
 è un bene o un male che ci  scorgiamo così malridotti ? 
Per un certo tempo " la parola " l'abbiamo cercata nella televisione
 che proponeva come soluzione quel che oggi vediamo... 
 Ora  la "parola" la  si cerca in internet tra  amici sconosciuti,
 o da qualche guru che possa dire qualcosa di nuovo
 qualcosa di diverso da quello che viene proposto in giro
   Dov'è la nuova vita ?
cos'è la nuova vita ?
Si potrà ritornare a costruire
un  domani più conveniente?


Già, quale domani? Su quali basi fondarlo?
Oggi chi non ha " scalate" da inseguire...
Chi non ha arroganze da imporre
Vive alla giornata senza più riuscire ad individuare una  buona speranza
Abbiamo bisogno di una spinta nuova
Forse una lezione di altra vita, quella che abbiamo sottovalutata
Che ci venga da molto lontano.?..

Capita che ti svegli un mattino 
e ti sembra di non sapere più che stai facendo
Ci si scopre smarriti, mentre davanti a noi non debba
 prospettarsi null'altro che il  breve svolgersi 
di un giorno... E  non trovare il coraggio
 di chiedere dove possa portare
 Ormai è vietato collaborare con la buona speranza
Chiusi, circoscritti, ci vanno bombardando 
con travolgenti facezie di distrazione ,
e, ridendo ridendo, eccitano
ad  assecondare il falso momento 
 Non  vale che questo presente ,
che non vede più in là di un giorno da consumare,
da usare e sfruttare in ogni maniera...

Un giorno gli uomini qui piantavano alberi ,
anche a cent' anni
 con il piacere di fare , con il piacere di contribuire 
ad arricchire una terra ancor più bella
 Un giorno i nostri padri costruivano case modeste,
decorose e solide che avrebbero sfidato i secoli ... 
Chiese che s'iniziavano oggi e ci voleva un secolo
 per poterle finire 
Eppure riuscivano a scommettere 
su quello che stavano  facendo
 Sapevano apprezzare il valore del proprio lavoro .
E il loro entusiasmo,
 la loro fede trasmettevano ai figli 
A quei figli che oggi non contano,
di cui addirittura ci si può anche privare  
"Sia pure incombenza dei tanti migranti..."
Velatamente fanno intendere
  A noi è consentito  bearsi di un piacere 
che oggi incomincia 
e oggi finisce ;
 di una soddisfazione 
che può darsi compiuta
 nella sensazione del pronto usufrutto

Ma questi tralasciano la forza dei nuovi venuti
che ancora sanno sognare... 
 che sanno cosa vuol dire progettare ,
 ideare nel lontano visionato futuro
E non si piangono addosso, perché 
hanno conosciuto il vero pianto   

Oggi  noi irridiamo chi piange
E lo rifiutiamo 
trascurando quel che dona il sudare 
e il faticare  :
Per noi che, gloriosamente
 ci siamo descritti prodighi fruitori
di ogni bene
 il domani rischia di consumarsi 
in una sera,
da acciuffare e compiacere

martedì 8 agosto 2017

Perché la nostra terra non è quella riserva 
 infinita da sfruttare a piacimento

 La siccità !, che sia questo un estremo richiamo della natura ?...
 Ma da quando ci diciamo che è il caso di rivedere i nostri comportamenti, e ottimizzare il nostro modo di usare , anziché di sfruttare questo nostro bellissimo e ricchissimo pianeta, sempre più abusato e maltrattato?..
 Cambiare..., ma in che senso , in quale direzione?
 Mica è facile risolversi...
 Riconoscere di aver commesso degli errori ...
 Bisognerebbe modificare il significato stesso che oggi siamo portati a dare alla nostra vita!
 In effetti, il modo con cui si spiega l'intera storia umana si ricollega strettamente a quella nostra personale ...
Allora valutiamo: siamo passati da chi ci prospettava, con marcata enfasi , che proveniano dalla scimmia e che siamo stati tanto bravi da evolverci in modo tanto migliorativo, da esserci, naturalmente trasformati in " Homo sapiens " quali , orgogliosamente ci definiamo... fino a chi ci prometteva che , dopotutto, siamo ancor più bravi, e soprattutto saremmo stati molto più felici in futuro con l'aiuto della nuova alleata: la scienza!
 La cosiddetta evoluzione naturalistica enunciata da Darwin dove la Natura si dichiarava naturalmente e trionfalisticamente proiettata verso la massima espressione di se stessa , ha molto stimolato e motivato i nostri padri!
 E siamo andati avanti... con la scienza e soprattutto con la tecnica... fino a convincerci di poter operare una nuova rivoluzione: un "evoluzione" di tipo meccanicistico dove la natura stava per perdere di importanza !
 In parte sembrava non essere sufficientemente attrezzata per offrire tutti quegli agi che ci aspettavamo...
 In effetti la sola Natura non poteva soddisfare tutte le nostre richieste
 No , la sola Natura, per quanto possa essere vista come alleata dell'uomo non basta per soddisfare tutte le sue ambizioni
  Dunque , al sopravanzare dei mezzi della tecnica, quale la nuova alleata da proporre?...
 Se seguire la Natura, e ottimizzare le sue risorse non sembra più soddisfacente, perché non aiuta l'uomo a compiutamente affrancarsi da ogni "male" allora bisogna manovrarla , condizionarla...
 Assoggettarla ad altri dettami: i nostri !
Per sollevare l'uomo , bisogna non più ottimizzare ma piegare la Natura, manipolarla , meccanicamente asservirla per l'appunto, con il soccorso del mezzo tecnologico!...
 Noi uomini "tecnologici" dovremmo riconoscerci ancor fortunati perché possiamo liberamente, nel massimo grado di libertà , far uso e apprezzamento dei doni di Dio, di cui in abbondanza il mondo potrebbe godere, oggi piu che mai, anche con il sussidio della tecnica..
 E invece... ci comportiamo come quei ragazzi adolescenti a cui ogni moneta , ogni concessione è cosa dovuta e ne vanno sperperando , incoscientemente, senza apprezzare, senza ringraziare!...
 Tutto sembra dovuto, niente è vissuto come dono, opportunità di miglioramento Non sentiamo di dover rendere conto o ringraziare
 Ma la Natura è stata fatta in modo tale da richiamarci a noi stessi ! E se viene stravolta e maltrattata va in confusione e in rivolta!
 Questo oggi ci apprestiamo a sperimentare non tenendo conto che tutto c'è stato donato E di tutto ci tocca aver cura!

martedì 18 luglio 2017

L'altalena della vita


Ricordiamoci:  quanto più ci si discosta dalla verità
 tanto più implacabile diventa il suo richiamo



Nell'altalena della vita individuale, come della vita sociale mi sembra 
che al giorno d'oggi siamo adeguatamente rappresentati
come protesi verso un'impennata propagandistica inebriante ... 
Ma la verità, la tanto stimata e ricercata verità, dové finita?
 la verità, oggi non sembra aver alcun valore... Sembra di non essere 
di nessun aiuto, nessun contributo,
 né tantomeno viene apprezzata come tale, 
non sottolineata , non perseguita,
non rappresenta il punto centrale dell'esistenza...
Il piacere, la soddisfazione, l'appagamento incondizionato
tendono la corda verso la lusinga di un richiamo incontenibile,
che affascina,  spinge ,
e  sospinge sempre più in alto
verso un'entusiasmante vibrazione dell'essere 
che libra e inebria... mentre  inebetisce ...
In tutto questo , ci si illude di  potersi dare una dirittura, una apparenza di vita, 
da ogni parte affermata valida, buona vera e apprezzabile....
Ma, ecco che poi, d'improvviso, capita che cosi vertiginosamente proiettati, 
ciecamente e giulivamente, verso una irresistibile felicità , 
verso una condizione apparentemente invidiabile... 
non si sa come né perché, 
ma, ad un certo punto succede, che ci si senta intercettati,
 risucchiati e costretti all'indietro!
È l'altalena della vita! Che non avevamo considerato!
Essa ha raggiunto il suo apice nella nostra vita, nella società,
e ci richiama alla nostra verità!
quella verità che avevamo svilito, ma che resta unico centro
 di quel filo conduttore che sostiene ogni essere vivente e no,
quella verità da cui è stato bello facile e giocoso allontanarsi...
 Quella Verità di cui Il nostro tempo crede di non saper che farne, 
né tanto meno è disposto ad accettare  come tale
Ma che resta comunque il punto centrale in ogni vita...
Perché quello che si vede come il punto più umile, 
in realtà resta il perno centrale del tutto !
che ci tiene fermi ancorati a noi stessi e al mondo
Eppure questo è il punto, il comando che ci è sottilmente intimato :
dimenticare,  
E proiettarsi , spingersi verso mire che librano oltre quel che conviene...
E chi mai, oggi,  avrebbe il coraggio di convenire d'altro?
  Spingere troppo in là certe esperienze 
non aiuta l'uomo!
Quell'uomo che, per un certo tempo, si è visto cosi leggermente proiettato,
 incoscientemente sospinto in un'incontenibile altalena di euforia...
Ora, in questo stato e disposizione, cosa altro potrebbe considerare?
 la immensa varietà e l'infinita  distensione della propria essenza,
  chiederebbe di rallentare.... ad ammirare ben altro!
L'uomo, ora ha paura, non vuol rendersi conto di chi veramente è,
cosa veramente può sostenerlo,  conservarlo e sospingerlo!
L'altalena della vita come l'altalena del mondo sembra ormai inevitabilmente tesa 
Abbiamo  trascurato com'è fatto il  filo conduttore del vivere...
E chi  ha interesse a ricordarlo ?
E pur resta, che lo vogliamo o no,  il perno centrale il sostegno del nostro rutilante volteggiare!
Il sostegno lo si vorrebbe indicare  e far credere in quel punto di apparente  massima energia...
E, perfino i cosiddetti più fini cultori della tangibile scienza, ci nascondono come esso  sia pericoloso e inaffidabile!
Tutto è teso verso l'alto e per un certo tratto potrebbe essere anche  una bella esperienza...
se sapessimo che c'è un momento, un limite, in cui richiamati a noi stessi ,
restiamo pronti a  lasciarci ricondurre alla base

martedì 18 aprile 2017

La morte di un notevole rappresentante dei nostri tempi



E anche per te il tempo della libertà finisce qui
L'antica scelta ratifica il suo giudizio
Qui dove il tempo è Libertà
di  variopinta esperienza
incontri , sguardi.
malie e malizie
infinite risate
  non bastano
Questo è
anche tempo per valutare
E scegliere
Mite  la chiamata
possibile il rifiuto
Questo, il tempo della seduzione
e delle errate convinzioni
dei  tanti doni svalutati
delle presunzioni tanto acclamate
Quante concessioni  ci si attribuisce
in una furiosa concezione di se stessi
in una boriosa distorsione del proprio  valore
Sovrane vittime  del bieco tentatore
E di una lunga vita
pur ricca di soddisfazioni
alla fine cosa resta ?

un mesto addio senza compianto
La rigida difesa di un nulla
menzognero
Non una preghiera, non una speranza
non un  segno di eterna  appartenenza
Resta la nera terra
un inestinguibile fuoco
che divora il corporale gesto

E   l'anima smarrita
fissa nel tempo
non sa cosa , dove
cercare il suo riposo
Cieca alla vigile mano
soccorritrice

sabato 11 marzo 2017

E' forse la follia la soluzione per la nostra esistenza?
Viviamo in un epoca in cui ogni spiritualità si converte in profitto.
Tutto, viene fatto in vista di un guadagno. Un epoca in cui la vita stessa è una mascherata. Che la felicità del vivere, è falsa, come l'arte che la esprime. In una simile epoca di perduta genuinità è forse la follia, la soluzione per la nostra esistenza?
Karl Jaspers




Niente di quello che siamo va perduto

niente di quello che facciamo è smarrito

 anche se sembra essersi dileguato

anche se sono venuti i topi e l'hanno eroso

 anche se è venuta l'acqua e l'ha trascinato in fondo all'oceano

 niente di quello che abbiamo fatto di bene o di male

 è cancellato, perdonato ma non dimenticato

 E un giorno lo ritroveremo, ce lo ritroveremo davanti

nella sua grandezza o nella sua miseria

 ce lo ritroveremo presente

 E quel che abbiamo creduto di poter nascondere

 Quello che hanno creduto di poterci vietare

 ci sara restituito

Non ci è  consentito  ecclissarci in eterno

Quando l'Eterno Signore della vita

 ci convocherà tutto ci sarà restituito

Fino alla più piccola traccia della nostra esistenza
in eterno


Post n°49 pubblicato il 01 Febbraio 2005 da parlo.con.te blog libero


Guardando fuori dalla finestra.


Stamani un vento mordace

ha attaccato insolente il mio orticello,

spogliando i rami inariditi

delle ultime foglie appassite.

Una   rosa  tardiva, impacciata,  

 ha disperso i suoi  teneri petali

in file di fiocchi sanguigni.

Due  merli infreddoliti,

stanno appollaiati oscillanti su un ramo,

poi come se attratti da quel rossore balenante

s’accostano a beccare.

Li  osservo sorpresa, addolcita,

coinvolta da una stretta  :

d’un tratto il mio orticello,

un po’ selvaggio e un po’ curato,

m’appare  come un buon luogo

dove trovare ristoro.  

Ed ecco, d’istinto alzo la mano,  

un  cenno amichevole, accorato,

ma essi non intendono,

sono sorpresi

E, saltellando sfuggenti,

 s’avviano lontano.

 Delusa li guardo

svolazzare inclinati,

 squittendo insistenti,

Sarà il loro saluto?


Dedicata a Maurizio Costanzo e Raffaele Morelli
Da Cui ASPETTO SEMPRE UN GRAZIE!

giovedì 9 febbraio 2017

La verità non la trovi dietro l'angolo

E anche quest'anno una canzone che  ricorda la mia storia 
una canzone , una strada da percorrere 
e insieme un'emozione da vivere
un ricordo da rinverdire 
stelle che illuminano la notte, la nostra




Inizio questo mio scritto come un lascito spirituale 
perché credo che la verità ha le gambe lente 
ma alla fine è giusto che debba essere conosciuta,
nel suo interagire con la storia del mondo ...
Forse qualcuno, non posso immaginare chi,
né quando , non so da quale paese,
sarà  attratto a rispolverare la mia canzone
E spero che quel che vado ora confidando potrà essere d'invito..



Gentile amico che ti trovi a passare da qui 
vorrei avvisarti: quel che ti accingi a leggere
cela scomodi incredibili segreti ..
Comincio  partendo da qualche anno fa...
Eravamo all'inizio  degli anni duemila, quando 
mi sono trovata invischiata
in un oscura vicenda , che ha dato alla mia vita
una piega strana, avvolta di mistero 
  E quanto più l'andamento dei fatti 
andava Ingarbugliandosi nella sottesa ambiguità , 
più se ne estendeva la suggestione
Tutto questo rende parecchio complicato lo svolgersi dal mio racconto...
per questo ci tengo ad anticiparne le note oscure
Ma ancora non so, su quali tonalità offrirle
D'altronde sono ancora dibattuta se sia bene continuare a tacere 
o che  sia più giusto che la realtà che mi concerne non venga sepolta
Come ho detto, essa riguarda intrighi e indebite appropriazioni,
in cui è coinvolto un bel numero  di persone..
E dov'è la stranezza  ? Facile ironizzare...
No , non c'è niente di originale in tutto questo , 
se non il particolare che la cosa mi tocca di persona
Sono io che l'ho vissuta, e non potevo parlarne , né chiarire, e nemmeno 
confidarmi , nessuno mi avrebbe creduta, pena la derisione sociale
Vedi che l'argomento che mi spinge non è banale...
Sto per notificare un celato abuso , 
un uso scorretto, un sottaciuto impiego,  
  una usurpazione morale prima che materiale:
preziose, prelibate ricette e  vivande, 
mascherate, ed esibite come di produzione ignota !
Cosi chi le aveva  inizialmente create, come non le avesse
mai immaginate, prodotte, e rese ben visibili
in uno scritto che forse nessuno vorrà mai rispolverare...
No , non c'è niente di strano in questo: 
   tutto  avvenuto
nella complicità e occultamento generale...
Pensa a quel che succede oggi, quando qualcuno 
- dei nostri politici " intoccabili "-, si trova coinvolto in malefatte 
che non può confessare , allora ripara sfacciatamente 
con un incredibile: " è successo a mia insaputa" 
E tutti fanno finta di credergli!
Beh, a me è accaduto l'opposto: tutto è successo me consapevole spettatrice !
Ma nessuno sarebbe disposto a dar credito alle mie parole..
Questa la ragione che ora mi spinge a parlare ...
Ho bisogno di affrancarmi , di risollevarmi da una usurpazione morale ,
ho bisogno di riprendermi da una beffa, 
un celato abuso, un gesto scorretto
una sotterraneo dileggio!
Oggi appropriarsi del lavoro altrui  sembra quasi un gioco, un' inezia, 
ma a chi poi chiedere un risarcimento?

Questo quanto è successo a me e alla mia amica Sara
preziose, prelibate ricette di buona cucina, 
mascherate, ed esibite come proprietà d'altri!
E dopo tanto prodigarci , chi le aveva prodotte
nella novità degli ingredienti, 
nalla buona composizione e giusta  proporzione, 
come se non esistesse, 
Non esiste l'autore, non esiste lo scritto

Devo anche ammettere che  non ho fatto niente per pubblicizzarlo.
Ho solo preso nota di quel che andava succedendo .. , 
per anni, tanta gente, persone note , 
in vista intendo, persone che fanno tendenza;
come voraci fantasmi  assisi alla tavola
della mia amica Sara, per carpirne i segreti 
e ,con indisturbata nonchalance ,
spacciarne  le novità ... E farci fortuna e soldi!
Non un grazie ho sentito dalle loro labbra
Una menzione, un ricordo, un riconoscimento!
A Sara non importava
lei era soddisfatta cosi, le bastava che, dopotutto, quel libro
a qualcosa fosse stato utile...
A lei  bastava appurare che  il suo contenuto fosse buono, e 
l' eco che costoro diffondevano lo confermava  
Ancor piu se con  film e canzoni ..
A lei questo bastava, lei non ambiva ad altro, 
Non mirava al tornaconto,  e nemmeno a riconoscimenti...
Cosi quando  insieme ne parlavamo
il fatto che quel che costoro andavano sfornando 
partisse dalla nostra cucina 
sembrava una lontana fantasia, 
il riverberare di una notte di luna piena....
Ma io non ho mai smesso di osservare... 
Comunque mi sono imposta di  non interferire 
In quel periodo il gusto e la fantasia degli uomini 
minacciava di degradare in modo indecente ,
- un po come sta capitando oggi...-
Ero consapevole che se volevo che il bello e il buono
che quelle vivande proponevano spiccasse al meglio,
bisognava non intralciare:
l'onda lunga del buon profumo chiede di espandersi liberamente ,
per non alterare la consistenza dei suoi ingredienti!
La mia ingenua sproporzione  rischiava di vanificare tutto , 
Allora davvero sarebbe stato lavoro inutile , 
tutti gli sforzi per provare e riprovare a migliorare, 
per proporre una buona riuscita  , tutto al diavolo...
E si ,avrei fatto un grosso torto alla mia amica Sara!
E mi sono tenuta silenziosa a guardare, 
pensando  che comunque dovevo tenermi pronta ,
prepararmi, in un modo o nell'altro, ad ogni eventualità.
Cosi ho visto avvicendarsi un gran numero di presone, 
, che ispirate dalla bontà di quelle vivande , 
ne hanno prodotto le più svariate imitazioni...
Quanti film , quante canzoni..
E che dire della pubblicità!?...
Tutti si son serviti , con buon profitto,
a quella tavola cosi generosamente apparecchiata
Ma dopo essersi serviti, nessuno ha sentito di dover riconoscere l'ispirazione...
Tantomeno me lo aspetterei ora...
Anzi... Ma ,   scusa, caro visitatore, se  mi sono  rivolta a te  
Proprio a te che hai avuto un gran coraggio ad arrivare sin qui,
Comprendo la tua perplessità , 
Ed è giusto ti venga un qualche sospetto:
ma chi vorrebbe compromettere costei, in modo cosi astruso?
No , gentile amico, non intendo approfittare della tua cortesia
Non della curiosità che ti ha spinto a seguirmi qui
Ma c'è un momento per tacere
e uno per parlare... Lo si deve sopratutto a chi ci sta vicino
perché le verità nascoste non rimamgano 
il serpeggiare di una malsana fantasia...
Allora , eccomi qui
Basta essere convinti di voler fare la cosa giusta ...
So di non aver molto tempo 
E non è più il caso di tergiversare.
D'altronde a nessuno un giorno verrebbe lo scrupolo di farlo al posto mio
Se nessuno finora ha sentito il bisogno 
Eppure basterebbe una semplice ammissione !
Ma men che meno la potrei ottenere  da colui che si è trovato a rivestire
il ruolo principale, in tutto questo intreccio, 
assumendosi il ruolo di scopritore e divulgatore,
E ne traggo che più che persona perspicace, e fine intenditore
si dimostra un "  beffardo opportunista "  !
Ma si sa, il diavolo lavora per sé, Dio per tutti
Si c'è un personaggio che quelle vivande le avute per primo tra le mani, 
che per primo le ha saggiate, per poi distribuirle, a piene mani... 
con una generosità - o convenienza ? - sorprendente!... 
Qualcuno dice che si è esposto, perché spinto dal suo buon naso!
No, non credo, io credo che sia stato il destino ad affidargli questo ruolo, 
Io credo che il destino, quando ci consegna compiti particolari, è
per motivi che lo stesso esecutore nemmeno potrebbe immaginare...
 Secondo me costui si e trovato a quella tavola,
con quel manoscritto tra le mani, per volere del destino, 
non per particolare merito..
 E comunque  il suo nome era ben in vista , per questo
gli è stato da non so chi recapitato, molto prima che io stessa 
mi facessi scomoda latrice!
Convocato e invitato sin dall'inizio !
Comunque, bisogna dire che senza il contributo di costui 
tutte quelle sapide espressioni,  cosi scrupolosamente studiate ed esposte,
non avrebbero avuto la stessa fortuna ....
Ma di che vado farfugliando!?...  
Beh se almeno uno tra i tanti beneficiati, che hanno trovato utile ispirazione 
in un libro che nessuno ha mai comprato, trovasse la voglia di ammetterlo!
allora questo non sarebbe solo il paese dei "a mia insaputa"





giovedì 24 novembre 2016

Potenti senza vergogna



Scusate la mia esternazione piuttosto infastidita... Il fatto è che in questi giorni piu che mai  sento  esalare olezzi nauseabondi!
Apparentemente sembrano provenire da  pietanze diverse fra loro..., in effetti, a farci caso, ti accorgi che fanno parte del del medesimo piatto! 
E si che c'è chi può permetterselo... E si concede vivande super sofisticate! 
Ma non è che siano di propria spettanza, l'hanno semplicemente spudoratamente sgraffignate  ! 
E c'è chi glielo ha anche consentito
In effetti costoro non sarebbero un problema se non ci fosse un gran numero di insensati che passivamente  accettano, sognando d'essere un giorno al loro posto... 
in realtà peggio di chi approfitta del proprio ruolo per arraffare e strafare sono quelli che li  stanno passivamente a guardare... 
Peggio, c'è chi,  pur avendo quel che basta per vivere dignitosamente,  non fa che rosicare, aspettando e invidiando chi fa mostra di quel top...
E allora ti rendi conto come tanti uomini si possono fare schiavi , aumentando il potere del tiranno!
E se in questi giorni non è  il buongusto a trionfare,   è proprio il disgusto  il motivo del contendere ... 
Ma grazie a Dio, esistono ancora gli uomini liberi , pochi ma veri .
Uomini che non si  fanno stregare da quei fumosi vapori che paiono fini e appetitosi ma che coprono carne guasta!
Evviva chi non intende invidiare nessuno, perché trova nessun motivo per invidiare quel sa essere frutto avariato!
Evviva i poveri che non si vendono ai potenti, ma danno la priorità alla propria dignità 
Lasciamo che chi sbaglia sia svergognato dalle proprie stesse azioni!

venerdì 11 novembre 2016




Finalmente sembra che stiamo aprendo gli occhi sulla nostra realtà , finalmente stiamo recuperando voglia e  coraggio di reagire di rischiare , e rischiare anche l'imprevisto, ma  sempre meglio delle promesse tanto decantate e mai mantenute
Ci voleva la crisi, che i politici non riescono a contrastare, ci voleva che le nostre speranze si fossero assottigliate, ci voleva che nel cuore di una società che ha posto il piacere in ogni caso è senza freno, come filo conduttore del vivere, la nuova povertà mettesse a nudo l'inconsistenza di quegli stessi piaceri... Ci voleva questo è altre miserie messe a nudo,  a spingerci a reagire...
E non sono i giovani a reagire, che ancora vivono ovattati e un po' incantati se non inebetiti nella discrepanza tra le ipotetiche offerte e le reali mancanze, e non è  neanche  la generazione di mezzo che si vede ancora protetta, ma sono proprio i vecchi ( 50 60) a non poterne del prospettarsi di un futuro che non corrisponde a quello che avevano sperato per i propri figli
 Comunque, coscientemente o inconsciamente, un  boccone indigesto preme in gola alla maggior parte degli uomini che abitano questo paese , ed è lì, pronto a esplodere in un sano rigurgito!
  E allora quale migliore 'occasione si va presentando perché il disgusto si renda manifesto?
Certo il no che urge, non è  un no  al cambiamento ,  di cui sentiamo  estremo bisogno! ma è un no a quel lago di false parole che ci ha fatto sonnecchiare per troppo tempo , più o meno tranquilli,  e che ormai si è trasformato in un mare in tempesta,
E chi prevede distrarci con decantate utilità e futilità che hanno perso il mistero,  non fa più presa
E siamo al solito trucchetto: si grida al cambiamento!  e si vorrebbe cambiare la facciata per non cambiare quel che nasconde !
un cambiamento pasticciato arruffato e truffaldino ... che porterebbe  poi , nel migliore dei casi, a dover richiedere di cambiare quello che era stato cambiato!
 portandoci indietro altro che avanti
il no è effetto di un diffuso, indefinito sentimento di rifiuto!
No a questo presente che sta svelando nuove e vecchie bdistorsioni,  un presente che non è capace di emendare nessuno dei guai di un lungo passato , e che ora si trova  a franare sotto le sue rovine
Oggi la sentiamo  bene la contraddizione, e  vorremmo cambiare davvero , o per lo meno iniziare un percorso diverso,  il che ancora non pare possibile !
E diciamo no, Magari rischiamo di fare  altri sbagli .. ma  certamente non ci prestiamo a ripetere, amplificandoli, gli stessi errori del passato
No!  non ce la facciamo più a dire si,
Finché non ci sarà qualcosa di veramente apprezzabile che ci farà ricredere

mercoledì 15 giugno 2016

La sessualità,  una forza trascinante dell'umano agire




Una forza  costitiva fondante l'agire dell'uomo è indubbiamente la pulsione sessuale, sia come modo di   esprimere se stesso nei propri piu intimi sentimenti, fino alla estrinsecazione più totale del proprio essere,  sia  come causa di molti altri eventi. 
Tutto questo porta a dare alla Sessualità il valore che merita,  non certo di sovrastruttura dell'esistenza, ma di fattore su cui l'esistenza trova alimento sviluppo ed espressione 
Di conseguenza la prescrizione  morale non è da considerarsi come un qualcosa di avulso da imporre, ma da proporre e inquadrare per quel che è un buon ascolto ed uso di sé stessi, nella totalità del nostro sentire, nel dare e interagire
D'altronde sarebbe il caso di sottolineare  o per lo meno ricordare che,  una prescrizione morale non nasce come una legge a uso di qualcuno,  ma come norma a beneficio di tutti.. 
E comunque oggi,  privati di una giusta ambizione di moralità, la confusione si fa totale.. , e  certo, le posizioni fondamentaliste, da una parte e dall'altra, non aiutano a chiarire,  ma consentono solo di radicalizzare le varie interpretazioni
 Forse sarebbe il caso che qualche studioso più coraggioso ,  senza pregiudizi e senza preclusioni, si facesse carico di uno studio approfondito,  moderno sulla sessualità,   tenendo conto delle influenti opposte sollecitazioni,  con l'obiettivo di trovare una radice comune,  che tenga conto delle diversità,  senza enfatizzare, ma per agganciare  cause ed effetti 
In effetti,  bisognerebbe cercare una  interpretazione della sfera della sessualità che sia di sprone ad una migliore espressione di sé, nel rispetto delle proprie inclinazioni,  e per una  accettazione non acritica dell'altro, ma anche nella sua  diversità 
A me sembra,  che nonostante i vari tentativi di superamento,  in campo di interpretazione dei comportamenti,  la cultura sulla sessualità sia rimasta ancora a Freud.  Insomma ammettiamolo,  se in generale la psicologia ha fatto passi avanti evidenti, a questi  non è seguita un' adeguata speculazione e approccio nel campo della sessualità,  sia nel ridefinirne l'originale funzione,  che  l' evoluta espressione 
Bisognerebbe partire dall'inizio,  chiedersi come fossimo del tutto ignoranti,  cos'e la Sessualità e  perché 
Sembrerebbe facile  rispondere: essa è per la perpetuazione della specie, come  per tutti gli animali ... 
Si ma l'uomo non è solo un animale,  e se ci si ferma ad una risposta di unica utilità impellente ,   e facile che poi ci si divida in coloro che seguono un filone tradizionale  e in altri che vogliono distaccarsi e come moderni liberi fruitori proporre valida ogni indiscriminata  tendenza espressiva,  indipendentemente, appunto, dalle finalità della Natura 
 In effetti,  in nome di un uomo "de-naturalizzato" da una società regolata ormai dalla sofisticazione e potenziatacsull'artificio, è ancor più facile ammettere tutto e il suo contrario
Ma chi si vuole porre una domanda veritiera, non rifiutandosi ma articolandola  in un vissuto variegato e sfumato,  quale la natura umana è, differenzia l'uomo dagli altri animali , incontrando parecchie difficoltà a muoversi nell'ambito di questo argomento 
L’uomo ha una coscienza che non gli permette di vivere solo secondo l'istinto, da qui anche il proprio giudizio è edificato e ampliato secondo una sensibilità e utilità, che lo stacca dal momento, e lo porta ad agire in un contesto che va al di là delle circostanze e dell'ambiente e persino della convenienza pratica... 
Dunque anche la sessualità, come ogni attività umana ha bisogno di essere regolamentata per ritornare utile rispettosa generosa, qualità  che le si addìcono  perfettamente, e la valorizzano,  in quanto  materia di esseri che sanno organizzare se stessi e le proprie esigenze 
La sessualità è espressione fondamentale dell'essere umano, ed è un fenomeno complesso che vede coinvolte influenze psicologiche, biologiche e culturali. 
Non ci si può fermare alla dimensione genitale del sesso, ma essa comprende una vasta gamma di manifestazioni, come pure disensazioni ed emozioni . 
La sessualità è così anche gioco , relazione ,comunicazione , scambio di piacere ,momento privilegiato massimo dell'intimità . È dove tutta la persona viene interessata e influenzata
Ed è partendo da quest'ultima  considerazione,  che la sessualità può organizzarsi nel modo più utile allo scambio e alla crescita personale e relazionale
 Qui non intendo  minimamente soffermarmi all'aspetto prezzolati o unicamente svolto come ricerca di piacere o di sfogo. Sono tutte forme di per sé deteriorate e deterioranti l'essere, nell'uso distorto di un'emozione che andrebbe sempre celebrata col massimo della cura e mai mortificata,  perché queste - strano a dirsi- sono tutte forme di mortificazione di quel grande bene quale è la sessualita 
La sessualita a mio parere è un modo di mettersi in gioco non di giocarsela, Anche se il lato ludico è preponderante non è questa la sua essenza, bensì ciò che accompagna il tutto, perché le cose belle e utili della Vita, com'è giusto che sia, sono fatte con piacere e non per dovere..
Ma,  alla fine, una cosa è la teoria e un altra la pratica,  e in questo ambito il margine di distacco è talmente ampio,  che risulta difficile stabilire l'entità dell'errore nel suo consumo 
Ciò nonostante, bisognerebbe che  non si perdesse mai il contatto con la Verità dell'essere,   fosse anche in nome di una umanità compassionevole 
Non si può negare il valore effettivo di una fertile fruizione, a favore di un buonismo compiacente , senza sminuirne l'essenza vitale che ne definisce e impreziosisce la funzione 
Dunque quel che ne traggo è  che mai come nell'ambito della sessualità la teoria, che la spiega, non è mai  alla pari con la pratica che la realizza 
Di questo dovremmo tenerne sempre conto sia per un nostro buon utilizzo sia in un giudizio che ne, offriamo socialmente 
Con questo ci tengo a concludere con una mia constatazione che ancor più complica l'argomento, perché se il matrimonio si può considerare una premessa utile per indicare la serietà della propria  disponsizione,  non è automaticamente sufficiente ad assicurare un buon uso della relativa espressione sessuale . Così  un Amore sincero che sa mettersi in gioco, anche senza matrimonio, può diventare una condizione sufficiente a dare e  ricavare il meglio che essa può offrire
Infine mi risulta,  che molti matrimoni, soprattutto tra gli anni settanta - novanta,  basati essenzialmente sull'attrazione sessuale sono falliti miseramente, proprio a causa della eccessiva valenza data al suo potere cementato ,  che una volta esaurito non ha trovato motivi di ristoro in altre pratiche compensative. 
 Resta sempre l' Amore il motore primo e indistruttibile di ogni relazione, perché quando si tratta di Amore sincero, nessuna contrarietà può mai invalidarlo